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Kodak: ritorno al futuro

14 Marzo 2017

Kodak cambia pelle e riscopre il suo passato. Il rebranding dell’azienda americana, opera dello studio newyorkese Work-Order, è un autentico tributo al vintage, ai gloriosi trascorsi della sua immagine più iconica, che è rimasta per decenni l’antonomasia della fotografia in pellicola.
la “K”, ideata da Peter J. Oestreich nel 1971 e rimasta per 35 anni come simbolo dell’identità visiva dell’azienda fondata da George Eastman nel 1888, ritorna cosi alla ribalta.
Il lettering, rispetto al passato, adotta una disposizione verticale, ispirandosi ai fori della pellicola, mentre i classici colori di Kodak, il rosso su sfondo giallo, si fondono nel packaging ad un nero intenso, che conferisce eleganza e rigore geometrico. Il lettering torna alla forma capitale insistendo sulla simmetria delle lettere che compongono il nome Kodak.

Kodak Logo History
Al contrario della soluzione poco incisiva del 2006, dove Kodak aveva optato per un lettering secco, in questo restyling la classica geometria del logo è il tratto distintivo principale, il nome ricopre soltanto il ruolo di segno di supporto. Nelle sue dimensioni più minute, il nome viene addirittura rimosso del tutto, lasciando spazio solo all’icona.
Un’immagine che trasmette professionalità, ampiezza di visione ed efficienza, ma soprattutto un’identità grafica che si riallaccia ad un passato che ritorna prepotentemente di moda.
E’ infatti altamente probabile che a questa riscoperta della propria identità aziendale, abbia contribuito in maniera determinante la tendenza attualissima al ritorno alla fotografia in pellicola. Quello che sembrava negli anni scorsi un mercato sul viale del tramonto, riservato a pochi appassionati, ha infatti negli ultimi tempi ripreso una sua fiera identità e numerosi sono oggi i professionisti che hanno ripreso a scattare e produrre in pellicola.


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